Perché il legno?

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E’ un termine comune, ma non tutti sanno che cos’è.

“E’ il materiale ricavato dal fusto delle piante. E’ costituito da fibre di cellulosa trattenute da una matrice di lignina : una volta tagliato , stagionato o essiccato il legno è destinato ad un’ampia varietà di utilizzi.”

(tratto da “CHE COS’E’ IL LEGNO” di Riccardo Varvelli con la collaborazione di Sebastiano Cerullo”)

Le ragioni sono riconosciute:

– E’ un materiale naturale, che ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, è rinnovabile per eccellenza, interamente riciclabile.

– Le tecniche di produzione, i nuovi sistemi di giunzione e connessione tra gli elementi, permettono al legno di soddisfare i più severi requisiti strutturali, per realizzare edifici e strutture sostenibili, efficienti ed in grado di soddisfare qualunque tipologia architettonica.

– E’ materiale da costruzione ideale per interpretare l’architettura bioclimatica finalizzata al raggiungimento del comfort ambientale interno: assorbe velocemente l’umidità prodotta nell’ambiente interno e la restituisce lentamente.

– Crea un clima salubre negli ambienti abitati, sia in inverno che in estate, anche in climi mediterranei caratterizzati da elevate temperature estive.

– Consente di minimizzare i consumi energetici per la climatizzazione (riscaldamento invernale e raffrescamento estivo) avendo bassa conduttività ed elevata inerzia termica.

– Costruire in legno è il modo più efficace per la lotta al cambiamento climatico :

  • nel processo produttivo si ha un consumo limitato di energia e di conseguenza minor emissione nell’aria di CO2 , uno dei principali gas clima alteranti;
  • l’anidride carbonica presente nell’aria, assorbita dagli alberi con la sintesi clorofilliana, rimane stoccata nel legno delle piante mature;
  • il legno tagliato, segato e impiegato nella costruzione imprigiona l’anidride carbonica per tutta la durata della costruzione;
  • le giovani piante, che nascono spontaneamente nelle aree così liberate, continuano nel loro processo di crescita ad immagazzinare incessantemente l’ anidride carbonica;
  • tagliate a loro volta, continuano ad imprigionare nel legno l’anidride carbonica assorbita che rimane stoccata negli elementi costruttivi ricavati dal legno.

Questo ciclo virtuoso determina minor concentrazione di anidride carbonica nell’aria.